Gli antichi Romani festeggiavano la dea Flora il 3 maggio. Questa divinità incarna due donne insieme: una ragazza, una ninfa come tante, dal nome Cloride. Solo lei aveva una grazia così aspra, uno sfacciato innocente pudore, gli occhi che rubavano l’amore anche alle pietre: si innamorò di lei il vento. Zefiro la vide, la circondò di sé, la inseguì con dita leggere, le aprì i capelli e ne fece la sua sposa. L’amore di Zefiro trasformò Cloride in una dea e divenne Flora. Era un giorno di primavera.
FloraFelix è un’invenzione di Antonio Vitolo.
L’idea da cui è nata qeusta villa per ricevimenti in Via della Quercia, ad Eboli, è quella di un gioco, proprio il gioco della metamorfosi a contatto con la più lieve delle realtà: un grande prato, il sogno del mare vicino, la leggerezza soave del vento. Legati a Flora, nei richiami iconografici che ognuno può evocare rientrano i fiori, e qui nella villa per ricevimenti ce ne sono tanti (pensate alla Primavera di Sandro Botticelli, 1478, in cui è dipinto il vento che rapisce d’amore Cloride mentre lei, in quel prensile soffio si fa più bella e diventa Flora, la dea tutta italica che abita la Primavera).
Lo spazio della villa per ricevimenti FloraFelix è disegnato col piacere della ragione; l’accoglienza è elegante, ma discreta, perché possiate vivere la vostra serena giornata di familiare Eden.